Meloni, all parties have asked for a change in the direction of the EU
It is a Giorgia Meloni who puts on her sovereignist guise who presented herself to the Chamber this morning, for the communications ahead of the European Council of tomorrow and Friday, where i leaders of the member countries will have to reach an agreement on the names of the leaders of the community institutions. With deputy prime ministers Antonio Tajani and Matteo Salvini at her side, the prime minister argued against the European leaders who are currently negotiating for the so-called top jobs. According to the latest rumors, Meloni would have been excluded from this match.
“In recent months, all the political forces have supported the need for a change in European policies. No one showed up at the elections saying that Europe was fine as it was. Everyone agreed on one point, Europe must take a different direction”said the Prime Minister.
“Don’t sweep the vote sign under the carpet”
The low approval rating for European institutions “we have seen it very well in Italy but it is a phenomenon that has crossed various nations that cannot leave us indifferent, it cannot leave the ruling classes indifferent, even those who unfortunately seem tempted to hide the dust under the carpet, with old and disappointing logic, refusing to grasp the clear signals” that came from the vote.
“It is unacceptable to deal with tasks even before the vote”
“I am not surprised that a certain approach emerged before, during and after the electoral campaign” but “no authentic democrat who believes in popular sovereignty can in his heart consider it acceptable that in Europe attempts were made to negotiate on top positions even before the to the polls.”
“Fireplace logic prevails for top EU roles”
“Some have argued that we should not talk to certain political forces. The EU institutions were designed in a neutral logic. The top positions were entrusted taking into consideration the major groups, regardless of the logic of majority and opposition. Today we choose to open a new scenario and the logic of consensus is overtaken by that of the fireplaces, where one party decides for all ‘conventio ad excludendum’ which I have contested on behalf of the Italian government and do not intend to share”.
“Citizen disaffection materialized in abstention”
Among European citizens, approval of the European institutions is “around 45%”. recalls the Prime Minister. “While disaffection has plastically materialized with strongly growing abstentionism”, added the Prime Minister, recalling the “lowest ever” Italian voter turnout figure.
“EU too invasive internally and vulnerable externally”
“The perception that Italians and Europeans have had is of a Union that is too invasive and which claims to impose how to guide how much land to cultivate, how “the house needs to be renovated” and “while it tries to regulate everything, also ending up with the risk of homogenizing cultures, geographical and social specificities, remains weaker on global scenarios, with the result of making itself increasingly vulnerable to external shocks”.
“EU change posture, do less and do better”
Europe now has a “difficult task: to rethink its priorities, its approach and its posture”. Accompanied by the “need to do less and do better”, the prime minister continued. “Leave national states to decide what does not need to be centralized.”
GUARDA QUI L’INTERVENTO DI GIORGIA MELONI ALLA CAMERA
“Nella nuova Commissione serve delega per sburocratizzare”
“Penso che” la nuova presidenza della Commissione “dovrebbe pensare a una delega specifica alla sburocratizzazione per dare un segnale” di cambiamento. Bisogna “applicare anche in Europa il principio che applichiamo in Italia: non disturbare chi vuole fare, significa essere più attrattivi degli altri, disboscare la selva burocratica e amministrativa che finisce per essere un percorso a ostacoli che penalizza le imprese”.
“Spero su commissario Italia compatta”
“Intendiamo batterci per l’Italia mi auguro che su questo si possa agire con compattezza”. L’obiettivo, ha spiegato e’ “lavorare per conseguire” il peso che ci spetta e che “non sempre ci e’ stato riconosciuto”, ha sottolineato. “E’ un messaggio chiaro e non intendiamo farlo cadere nel vuoto”, ha concluso.
“Il voto boccia governi di Francia, Spagna e Germania”
“Se c’è un dato indiscutibile che arriva dalle urne è la bocciatura delle politiche portate avanti dalle forze politiche al governo in molti della grandi nazioni europee, che sono anche in molti casi le forze che hanno impresso le politiche europee degli ultimi anni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. La presidente del Consiglio ha citato le percentuali ottenuti nei singoli Paesi Ue dai partiti di governo: “16% in Francia, 32% in Germania, in Spagna il 34%”. “Solo in Italia – ha aggiunto – il 53% degli eletti è espressione delle forze di governo”.
“Ue, errore maggioranza fragile, avrà difficoltà”
Giorgia Meloni ha parlato di “maggioranza fragile e destinata ad avere difficoltà’ nel corso della legislatura” europea. La premier ha ribadito “l’errore” che si sta commettendo nelle fasi della formazione del nuovo esecutivo Ue. “Abbiamo chiesto e torneremo a chiedere un cambio di passo politico”, ha sottolineato.
Migranti, “non consentiremo mafie gestire ingressi”
“Non consentiremo alle mafie di gestire gli ingressi in Europa come temo facciano da diverso tempo. E mi stupisce che per largo tempo nessuno se ne sia accorto”.
“In lettera von der Leyen, migranti restano priorità”
Sulla gestione del dossier migranti prima si parlava solo di “redistribuzione”, mentre “ora il paradigma è cambiato ma è fondamentale che questo approccio sia consolidato e diventi strutturale: la stessa lettera che la presidente della Commissione von der Leyen ha ieri indirizzato ai capi di Stato e di governo va in questa direzione, stabilendo che questo approccio debba rimanere al centro anche delle priorità anche del prossimo ciclo istituzionale”.
Ue, Meloni: follia ideologica produrre solo auto elettriche dal 2035
“Nessuno ha mai negato che l’elettrico possa essere una parte della soluzione per la decarbonizzazione dei trasporti, ma non ha alcun senso autoimporsi il divieto di produrre auto a diesel e benzina a partire dal 2035 e condannarsi di fatto a nuove dipendenze strategiche come l’elettrico cinese. Sostenere il contrario è stata semplicemente una follia ideologica che lavoreremo per correggere”. “Ridurre le emissioni inquinanti è la strada che vogliamo seguire ma con buon senso e concretezza, sfruttando tutte le tecnologie disponibili senza andare a scapito della sostenibilità economica e sociale difendendo e valorizzando le produzioni europee e salvaguardando decine di migliaia di posti di lavoro”, ha aggiunto la premier.
Ue: Meloni, usare obbligazioni europee per investimenti nella difesa
Credo che sia anche necessario un dibattito per immaginare soluzioni innovative, aprendo alla possibilità di obbligazioni europee” in materia di investimenti nella difesa.
Meloni, morte Singh disumana, e’ l’Italia peggiore
“Parlo dell’orribile e disumana morte di Satnam Singh 31enne bracciante che veniva dall’India. Una morte orribile e disumana”. Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni alla Camera in vista del consiglio Ue, facendo scattare la standing ovation dell’Aula. La premier ha poi definito “atteggiamento schifoso” quello del datore di lavoro di Singh. “Dobbiamo dircelo: questa e’ l’Italia peggiore”, ha aggiunto, sottolineando come “la vergogna del caporalato sia lungi dall’essere sconfitta”.
Ue: Meloni, spero in incarico commissione meglio di ora
“Spero di avere un mandato da questa Aula per chiedere un cambio di passo sulle priorita’ dell’Ue, per portare le nostre proposte. Chiaramente un mandato a lavorare perche’ all’Italia venga riconosciuto il ruolo che le spetta. Diceva la collega Madia che spera in un ruolo importante come quello che abbiamo ora, francamente io voglio dire che spero di riuscire a fare meglio”. Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al dibattito sulle sue comunicazioni alla Camera in vista del consiglio europeo.
Meloni, non faccio inciuci con la sinistra né qui né in Ue
“Io non faccio inciuci con la sinistra, non in Italia, non in Europa. Il patto stabilità non credo possa definirsi un inciucio. Ritengo che un inciucio sia guidare un governo, essere sfiduciati e mettersi d’accordo con l’opposizione per restare al governo”. Lo dice la premier Giorgia Meloni in replica dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
Meloni,accordo su top job non vuol dire maggioranza solida
“Sulla maggioranza vedremo in corso di legislatura: si materializza non distribuendo degli incarichi e cercando di sommare delle debolezze, si materializza in Parlamento, mettersi d’accordo sui top jobs non vuol dire avere una maggioranza e sicuramente non vuol dire avere avere una maggioranza solida”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica alla Camera dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. “Valuteremo nel corso della legislatura se esista una maggioranza. Diceva collega Zanella ‘la maggioranza esiste e resiste’, direi che sicuramente resiste, che esiste lo verificheremo più avanti”.
Meloni, Ecr e’ terzo partito. Scelta top job non democratica
“Voglio rispondere alla collega per la quale ho una sincera simpatia personale. E voglio ringraziarla, perche’ e’ riuscita a dire molto meglio di me quello che volevo spiegare”. Lei ha detto che la trattativa per la scelta dei top jobs e’ tra le “tre forze politiche” che hanno vinto le elezioni, “che sono Ppe e Pse e il partito liberale”. Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al dibattito sulle sue comunicazioni alla Camera in vista del consiglio europeo. Peccato, ha proseguito la premier, “il partito liberale non e’ il terzo partito in Europa, il terzo partito in Europa sono i Conservatori. Quello che implicitamente Madia ci sta dicendo e’ che storicamente e’ accaduto che si seguisse l’indicazione arrivata dai cittadini. E ci conferma che oggi c’e’ un cambio di passo si sceglie di stabilire che quel meccanismo frutto delle elezioni non va piu’ bene”, ha aggiunto. Il problema, ha sottolineato, e’ che “il terzo gruppo non piace a chi decide di fare quella scelta. La democrazia sarebbe una cosa diversa”.
Meloni: “Italia si deve piegare a decisioni già assunte? State facendo outing”
Meloni: “Conservatives are the third group in the EU Parliament, not the liberals”
Mattarella: “In the EU we cannot ignore Italy”
The President of the Republic, Sergio Mattarella, in view of the next European Council in Brussels – we read in a note from the press office of the Presidency of the Republic – received today at the Quirinale, during the traditional working lunch, the President of the Council of Ministers, Giorgia Meloni, the Vice President of the Council of Ministers – Minister of Foreign Affairs and International Cooperation, Antonio Tajani, the Minister of Economy and Finance, Giancarlo Giorgetti, the Minister for European Affairs, the South, Cohesion and the PNRR, Raffaele Fitto and the Undersecretaries of State at the Presidency of the Council of Ministers, Alfredo Mantovano and Giovanbattista Fazzolari. “We cannot ignore Italy”, said the President of the Republic, as we understand, during the working lunch at the Quirinale. A statement that comes while pointing out that it is not the President’s job to enter into the EU political dynamics of these days.
EU Council, approval from the Chamber to the majority resolution on Meloni communications
The Chamber of the Chamber approved with 178 votes in favor and 98 against (16 abstentions) the majority resolution on the communications of the Prime Minister, Giorgia Meloni, relating to the European Council which will be held tomorrow in Brussels. The Assembly also gave the green light to some parts of the resolutions presented by the opposition on which the Government had expressed a favorable opinion.
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